biorivitalizzazione viso

Il trattamento di biorivitalizzazione viso

Il trattamento di biorivitalizzazione viso ha lo scopo di agire sulla pelle per contrastare i cambiamenti derivati dal suo invecchiamento; prima di vedere gli effetti di questo trattamento, però, bisogna capire come è fatta la pelle e come invecchia.

L’invecchiamento della pelle è un processo che inizia intorno all’età di trent’anni e che è responsabile, in realtà, di modifiche progressive in tutte le parti del volto, sia nella cute sia nei tessuti adiposi sottocutanei e ossei.

Come è fatta la cute?

La cute è un tessuto costituito dall’epidermide, lo strato più superficiale, e dal derma, che si trova al di sotto dell’epidermide e che accoglie i vasi sanguigni e le fibre nervose.

L’epidermide può essere definita come una pila di cellule che funge da barriera verso l’ambiente esterno; queste cellule costituiscono diversi strati e si rinnovano periodicamente grazie alla capacità di ricambio della zona basale.

Il derma è un tessuto costituito da cellule specifiche, chiamate fibroblasti, e da una complessa rete di molecole strutturali che si trovano tra una cellula e l’altra e che formano una impalcatura chiamata matrice extracellulare.
La matrice ha una funzione di sostegno dovuta alla sua componente gelificata ricca di acqua, e agisce anche da modulatore delle attività cellulari grazie alle stesse molecole che la compongono.

I componenti della matrice extracellulare, prodotti dagli stessi fibroblasti, sono sostanze come l’acido ialuronico, le fibre di collagene e le fibre elastiche, tutte molecole che servono a dare sostegno strutturale e compattezza alla pelle, oltre che elasticità e idratazione.

Come invecchia la cute?

Il processo di invecchiamento dei tessuti è programmato geneticamente e coinvolge per prime proprio le nostre cellule cutanee, che con il tempo rallentano la loro attività e la loro frequenza di moltiplicazione fino a spegnersi definitivamente.
Oltre all’aspetto legato alla genetica, l’invecchiamento cutaneo risente negativamente anche dell’azione di agenti esterni come il fumo e l’eccessiva esposizione solare, che sottopongono le cellule ad un ulteriore carico di stress ossidativo.

Il risultato dell’invecchiamento è che le cellule dell’epidermide rallentano la loro velocità di ricambio e i fibroblasti diventano meno attivi, con una conseguente minore produzione di molecole strutturali della matrice.
La pelle tende quindi a disidratarsi e a perdere la caratteristica tonicità ed elasticità, può ricoprirsi di macchie scure e si formano le rughe, che all’inizio sono più superficiali ma via via diventano più evidenti e profonde.
Inoltre, nei soggetti fumatori o molto esposti al sole le fibre elastiche della cute possono addirittura crescere in modo anomalo, e aumenta anche il rischio di sviluppare tumori cutanei.

Come si può contrastare l’invecchiamento della pelle?

Il trattamento di biorivitalizzazione viso consiste nell’iniettare a livello della pelle proprio le sostanze che tendono a diventare carenti con l’invecchiamento e che servono alla matrice garantire il giusto supporto alla cute, come ad esempio l’acido ialuronico.
La biorivitalizzazione con acido ialuronico, in particolare, permette di ottenere una profonda idratazione della pelle grazie alla capacità che ha questa sostanza di richiamare acqua, e di contrastare l’invecchiamento anche attraverso una potente azione antiossidante.

Quando le sostanze iniettate riattivano i fibroblasti stessi stimolandoli a funzionare meglio e a produrre a loro volta le molecole strutturali della matrice, allora si parla più correttamente di biostimolazione. In questo caso le sostanze iniettate possono essere vitamine, oligoelementi, polinucleotidi o segmenti proteici, o acido ialuronico sotto forma di molecole più piccole.
L’acido ialuronico, infatti, può essere di tipologie diverse in base alla grandezza della molecola che viene inoculata.

Le molecole più piccole avranno una azione prettamente stimolante sul fibroblasto per quanto riguarda la produzione di molecole strutturali come fibre collagene; in questo caso il risultato sarà una bioristrutturazione, cioè un aumento di compattezza ed elasticità della cute.
Le molecole più grosse, invece, daranno un effetto tensore grazie al richiamo di acqua e al sostegno struttrale alla matrice extracellulare, riducendo le lassità visibili sulla cute; in questo caso otterremo il cosiddetto biorimodellamento cutaneo.

Ricordiamo che nella biorivitalizzazione viso l’acido ialuronico non ha una funzione volumizzante come nel caso del filler, ma è comunque efficace nel ridurre alcune rughe superficiali come quelle che si formano nel contorno degli occhi, sulla fronte o attorno alla bocca.

Come si effettua la biorivitalizzazione viso?

Il trattamento consiste nell’iniettare il prodotto nella cute del viso e del collo più o meno superficialmente, utilizzando un ago molto piccolo e per questo senza procurare particolare fastidio.
L’effetto sulla pelle inizia a vedersi dopo alcuni giorni e migliora progressivamente con il tempo grazie alla progressiva integrazione del prodotto; per avere un risultato ottimale e duraturo è consigliato ripetere le sedute circa 2 volte all’anno, o comunque seguendo specifici protocolli.

A chi è rivolto il trattamento di biorivitalizzazione viso?

In linea teorica, nelle persone giovani cioè con età inferiore ai 40 anni è più indicata la biostimolazione pura, poiché la cute presenta ancora fibroblasti vitali che possono essere riattivati e funzionare meglio.
Nelle persone di età più avanzata, invece, trova maggiore indicazione il trattamento di biorivitalizzazione, con lo scopo di dare maggiore sostegno alla matrice proprio perché lo stato di disidratazione, rugosità e deperimento della pelle inizia ad essere più evidente.

Va comunque tenuto presente che il trattamento è sempre personalizzato e stabilito in base alle caratteristiche del singolo paziente, perché a parità di età anagrafica l’aspetto della cute può essere variabile.